Contabilizzatori di calore : confermata la scadenza al 30 Giugno 2017 - Novità sulla norma UNI 10200.

Contabilizzatori di calore : confermata la scadenza al 30 Giugno 2017 - Novità sulla norma UNI 10200.

 

La scadenza della contabilizzazione confermata al 30.06.2017

La scadenza dell'obbligo della contabilizzazione del riscaldamento per i Condomini, è stata confermata al 30 Giugno 2017 con il Decreto Milleproroghe,

Le sanzioni previste che vanno da € 500 ad € 2.500.= per ogni singolo condomino e per il Condominio che non rispetti la scadenza del 30.06.2017.

In verità a Roma il servizio di Controllo Termico affidato dal Comune di Roma al consorzio Con.Te. è scaduto il 31.12.2015 e  l’appalto

non è ancora stato riassegnato: quindi a Roma si può per ora approfittare del periodo di assenza di un Organismo di controllo in grado

di elevare sanzioni ai ritardatari.

La revisione della Norma UNI 10200

Lo scopo del provvedimento legislativo,in attuazione di una norma comunitaria,è quello di far pagare le spese di riscaldamento in prevalenza

secondo il consumo effettivo del singolo appartamento (calore diretto),dopo che sia stata effettuata la diagnosi energetica dell’edificio.

La Norma UNI 10200 è per Legge lo strumento che i tecnici devono utilizzare per la corretta suddivisione dei consumi energetici nei Condomini.

La prima novità riguarda le seconde case,edifici scarsamente occupati,ed introduce una metodologia più precisa per la ripartizione delle spese

della “quota fissa” (consumo involontario) con un incremento proporzionale al mancato utilizzo delle unità immobiliari.

La novità relativa alla norma UNI 10200,riferimento per i tecnici per il calcolo delle nuove tabelle millesimali dei consumi del riscaldamento a seguito

dei lavori di contabilizzazione del calore,è l’introduzione di una possibile metodologia per il calcolo dei “coefficienti compensativi” (utile per

incentivare la riqualificazione energetica).

La proposta di revisione della norma prevede di ripartire tra tutti i condomini i consumi energetici generati dalla scarsa coibentazione delle parti comuni

(come ad esempio il solaio del piano pilotis o l’ultimo solaio disperdente e/o il tetto di copertura).

Oggi con la metodologia vigente della UNI 10200 queste dispersioni di calore sono totalmente a carico dei condomini i cui appartamenti,più sfavoriti,sono

delimitati da tali superfici.

La nuova proposta rappresenta un incentivo a riqualificare le superfici disperdenti degli immobili con adeguamento dell’isolamento ai severi limiti di Legge,

perché la compensazione dei maggiori consumi,a carico di tutti i condomini,si annullerebbe solo dopo aver eseguito i lavori di coibentazione.

Evidente è il vantaggio generato da questi lavori,perché si otterrebbe una notevole riduzione dei consumi condominiali.

Sarà pure necessario rimuovere i poteri di veto delle assemblee condominiali,che di solito sono poco disponibili a finanziare questi interventi di coibentazione,

perché considerati erroneamente a vantaggio dei condomini più svantaggiati dalla posizione del loro appartamento nell’ambito del fabbricato.

Per adeguarsi alla direttiva europea 2012/27,che prevede che gli Stati membri attivino politiche atte a rimuovere qualsiasi barriera alla riqualificazione

del patrimonio immobiliare esistente,l’Italia deve modificare il testo legislativo nazionale,per introdurre l’applicazione di questo “algoritmo di compensazione”

e procedere velocemente nella lunga sfida del risparmio energetico del patrimonio edilizio esistente.